La GOLDEN RATIO, SEZIONE AUREA in italiano, è chiamata anche PROPORZIONE DIVINA in quanto rappresenta il rapporto tra il micro ed il macrocosmo presente in tutto l'universo.
Il dipinto rappresenta la similitudine fra le proporzioni di una galassia presente nel cosmo e la spirale aurea (una spirale logaritmica con fattore di accrescimenti di crescita pari a φ, la sezione aurea) Realizzato con colori acrilici e lamina metallica su tela misura 70 x 50 (original painting artwork by DENEB Arici - dΞИΞb )
Le proprietà geometriche e matematiche della sezione aurea e la frequente riproposizione in svariati contesti naturali e culturali, apparentemente non collegati tra loro, hanno suscitato per secoli nella mente dell'uomo la conferma dell'esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, tra Dio e l'uomo, l'universo e la natura: un rapporto tra il tutto e la parte, tra la parte più grande e quella più piccola che si ripete all'infinito attraverso infinite suddivisioni. Diversi filosofi e artisti sono arrivati a cogliervi col tempo un ideale di bellezza e armonia spingendosi a ricercarlo e, in alcuni casi, a ricrearlo nell'ambiente antropico quale canone di bellezza; testimonianza ne è la storia del nome che in epoche più recenti ha assunto gli appellativi di aureo e divino. (fonte wikipedia)
E' sulla base del fattore φ, la sezione aurea, che si basa l'accrescimento della spirale aurea, classico esempio di geometria sacra.
La Sezione Aurea è una costante matematica, un rapporto che appare in natura ed è stato scoperto da Pitagora nel 5° secolo aC. Questo rapporto proporzionale è stato utilizzato in arte e architettura dai Greci ed è stato utilizzato dagli artisti d'allora. Leonardo Da Vinci chiamando Sectio Aurea (Sezione Aurea) quel numero, 1.6180339, che è il Phi greco, o F, Pi (3,14156), e che non ha fine. La Sezione Aurea è strettamente correlata alla sequenza di Fibonacci. Un esempio di sequenza di Fibonacci è 1,1,2,3,5,8,13,21,34,55, ... dove ogni termine dopo il secondo è la somma dei due termini precedenti. Il rapporto di ogni termine precedente converge gradualmente a un limite di circa 1.618, phi φ. (web)